Oggi voglio condividere con voi una riflessione sulla mia esperienza professionale e sul come lo “stare scomodo” mi abbia aiutato e mi aiuti tuttora a crescere sia a livello personale che professionale.
“Stare scomodo” significa uscire dalla propria zona di comfort, quella zona sicura e familiare in cui ci sentiamo a nostro agio. Ma è proprio lì, nell’incontro con l’ignoto, che si cela la possibilità di crescita e di apprendimento.
Nel mio percorso di formatore, ho sempre cercato di fare cose nuove, di imparare e di mettermi alla prova. Quando mi sento comodo, mi preoccupo: ho come l’impressione di non crescere e di non imparare. È proprio in quei momenti che decido di “mettermi scomodo”, di affrontare nuove sfide e di sperimentare nuove metodologie.
Ecco perché voglio incoraggiare ognuno di voi a fare lo stesso.
Mettetevi scomodi, osate e siate disposti a sbagliare. Solo così potrete scoprire nuove opportunità e ampliare i vostri orizzonti.
Non dimenticate che la crescita avviene al di fuori della nostra zona di comfort, e spesso le lezioni più preziose derivano dalle esperienze più difficili.
Che ne pensate? Quali sono le vostre “posizioni scomode”, le sfide che avete affrontato e come vi hanno aiutato a crescere?
Sono un coach e un formatore, posso aiutarti nello sviluppo delle soft skill, nella vendita e nel marketing. I miei percorsi sono sia individuali che di team. Contattami per saperne di più: antonio@sanna.coach
Antonio Sanna
Coach | Formatore
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