In questo periodo sto facendo una riflessione che mi riguarda da vicino nel mio lavoro di formatore.

Capita talvolta che, nell’analisi dei bisogni formativi con il committente, venga delineato un percorso formativo specifico, che sembra adeguato sulla carta. Tuttavia, quando poi mi trovo a parlare con le persone in aula, mi accorgo che il percorso non è del tutto adeguato alle loro reali esigenze.

L’azienda potrebbe chiedermi di trattare alcuni temi e io progetto un corso su di essi, ma poi parlando con i partecipanti mi rendo conto che i temi che dovrei affrontare sono in realtà di un livello diverso, spesso più avanzato rispetto a quello prettamente tecnico per cui sono stato ingaggiato. A volte riesco ad adattarmi e integrare questi aspetti, altre volte invece non posso farlo per non tradire il mandato o per questioni di tempo.

Questa situazione mi porta a pensare a due aspetti:

1. Da un lato c’è forse uno scollamento tra azienda e dipendente, che si manifesta nel disallineamento tra le aspettative aziendali e le reali esigenze dei lavoratori;

2. Dall’altro lato sarebbe estremamente utile poter parlare direttamente con i destinatari del corso, prima di progettarlo, per avere un quadro più chiaro dei loro bisogni e delle loro aspettative.

In conclusione, la comunicazione tra azienda, formatore e dipendenti è fondamentale per creare percorsi formativi efficaci e rispondenti alle reali necessità. Sarebbe opportuno investire maggiormente in questa direzione, per garantire un’esperienza formativa che porti a una crescita professionale e personale più significativa.

Voi che cosa ne pensate? Avete mai avuto esperienze simili?                                                            Condividete con me le vostre riflessioni!

Sono un coach e un formatore, posso aiutarti nello sviluppo delle soft skill, nella vendita e nel marketing. I miei percorsi sono sia individuali che di team. Contattami per saperne di più: antonio@sanna.coach

Antonio Sanna

Coach | Formatore