La vulnerabilità non è debolezza; è il coraggio di mostrarsi per quello che si è

Oggi inizio con un ringraziamento speciale a te. Sì, proprio a te che leggi i miei post e articoli, e magari aspetti il lunedì mattina per le mie riflessioni. Quando scrivo penso a te e a non deluderti. Spero si capisca 😉

Finiti i convenevoli, vengo al punto.

Oggi voglio parlare di un approccio alla leadership che spesso viene frainteso: la leadership gentile. In un mondo dove si associa la leadership alla forza e al controllo, emerge la potenza della vulnerabilità.

Essere vulnerabili non significa essere deboli. Significa avere il coraggio di mostrarsi per quello che si è, riconoscendo i propri limiti e chiedendo aiuto quando necessario. Questo crea un ambiente di fiducia e apertura, dove il team si sente libero di esprimere idee e proporre soluzioni innovative, particolarmente utile quando si lavora con persone molto competenti e performanti. Il capo, al giorno d’oggi, non può saper fare tutto!

La vulnerabilità permette di creare connessioni autentiche. Quando un leader condivide difficoltà o fallimenti, mostra la propria umanità, avvicinando le persone. Queste connessioni sono fondamentali per costruire relazioni di lungo termine basate sulla fiducia reciproca.

Un leader gentile sa ascoltare. L’ascolto attivo non è solo sentire ciò che viene detto, ma comprendere profondamente i sentimenti e le preoccupazioni degli altri. Questo rinforza il legame tra il leader e il team, promuovendo un clima di rispetto e collaborazione.

Essere gentili non significa evitare conflitti o decisioni difficili. Significa affrontarli con empatia e rispetto, considerando sempre il benessere del team. Un leader gentile guida il team con saggezza e comprensione, anche nei momenti difficili, magari con l’esempio!

La leadership gentile e la vulnerabilità non sono segni di debolezza, ma di grande forza e coraggio. Essere un leader gentile significa avere il coraggio di essere se stessi, di ascoltare e creare connessioni autentiche. In un mondo sempre più complesso e competitivo, questo approccio può fare la differenza, creando team coesi, motivati e pronti a raggiungere grandi obiettivi insieme.

Che ne pensi? Tu come cerchi di essere un leader “gentile”?


Sono un coach e un formatore, posso aiutarti nello sviluppo delle soft skill, nella vendita e nel marketing. I miei percorsi sono sia individuali che di team. Contattami per saperne di più: antonio@sanna.coach

Antonio Sanna

Coach | Formatore

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *