Ho un bambino di sei anni e una cosa che mi stupisce ogni giorno è il suo straordinario bisogno di apprendere, di capire, di collegare, di dare spiegazioni fuori dagli schemi. Non ha mai paura di fare domande e non si preoccupa se gli altri credono che dovrebbe già conoscere le risposte, anzi le risposte non gli bastano mai.
Per esempio, qualche giorno fa ha ricevuto in regalo un libro con tutte le bandiere del mondo e da allora ha riempito la casa di bandiere disegnate nei modi più diversi…
Quando siamo adulti finiamo per perdere questa curiosità e la creatività che ne deriva.
Come i bambini dovremmo riscoprire l’abitudine a fare domande, senza paura di sembrare impreparati o noiosi, semplicemente per il gusto di sapere e di scoprire.
In un certo senso il metodo dei 5 perché di Sakichi Toyoda, fondatore delle Toyota Industries, va in questa direzione, sistematizzando per noi adulti una cosa che ai bambini viene benissimo: chiedere perché!
Secondo Toyoda, per ogni problema che si presenta, si pongono 5 perché uno dietro l’altro per approfondire sempre di più la questione fino al punto di arrivare alla radice del problema.
I bambini non fanno proprio così? Pensa che da adulti abbiamo dovuto inventarci un “metodo”…
E allora mi torna alla mente la massima espressa dal Maestro Yoda in Guerre Stellari:“Devi disimparare ciò che hai imparato”
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Antonio Sanna
Coach | Formatore
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